Le immagini sono un mezzo fondamentale ed estremamente potente per dare forza ad una qualsiasi azione di storytelling sui social media.
Parliamo in questo caso di Food visual storytelling e di come riuscire a costruire una narrazione efficace tramite l’utilizzo del supporto visivo.
L’impatto dei contenuti visuali sui piani editoriali è sempre più determinante. (Per sapere cos’è e come si costruisce un piano editoriale leggete qui)
Sulle timeline e le dashboard dei vari social network l’utente è sottoposto ad un’infinità di stimoli, le probabilità che la sua attenzione venga catturata da un’immagine o da un video sono maggiori rispetto a quelle di qualsiasi altro tipo di contenuto. La mente umana è predisposta a rispondere più facilmente a questo particolare tipo di stimoli, soprattutto in un’ambiente estremamente ricco di input sensoriali.
Uno studio pubblicato da Coup Media ha rivelato che:
- Il90% delle informazioni trasmesse al nostro cervello è visivo
- Le immagini sono elaborate dal nostro cervello 1000 volte più rapidamente rispetto ai testi
- Il 40% delle personetende a essere più ricettivo con le informazioni visive, piuttosto che con i testi
- Il 46% delle persone sostiene che il design di un sito sia il principale criterio per stabilire la credibilità di un’Azienda
- I contenuti visivi ottengonoun maggiore engagement. Per esempio, con l’introduzione della nuova grafica su Facebook foto e video hanno avuto un aumento dell’ engagement del 65% rispetto ai testi e ai link.
Per questo motivo nella progettazione delle linee editoriali i contenuti visuali hanno conquistato progressivamente sempre più spazio e rilevanza.
Ci sono ambiti che più di altri, per vocazione, sono chiamati a produrre contenuti visuali dal forte impatto emozionale.
Uno su tutti è il food: ristoranti, cantine, brand di successo, tutti hanno posto ultimamente un focus enorme su questo argomento e possiamo notare come ci sia molta più attenzione alla ricerca di foto, immagini e grafiche sempre più funzionali a sostenere la propria campagna di storytelling, cercando di rendere il proprio prodotto uno dei top of mind della categoria. Stiamo parlando appunto di Food Visual Storytelling.
Non bisogna confondere però questa pratica con quella del foodporn. La ricerca sfrenata e spasmodica dell’immagine perfetta di un prodotto o di un piatto tale da suscitare nella mente del consumatore una moltitudine di sensazioni.
Il settore del food italiano deve la sua fama soprattutto alle migliaia di piccole realtà sparse sul territorio, ciascuna con la propria storia, le proprie tradizioni e fortemente legata al territorio. Tutti ingredienti perfetti per costruire un’ottima ricetta di storytelling.
La potenza del food visual storytelling
Il segreto per una comunicazione di successo non è racchiuso nella perfezione di un’immagine evocativa di un piatto o di un prodotto, ma nella storia che c’è dietro alla sua realizzazione. Ed è in questa maniera che entra in campo l’uso dello storytelling.
L’odore unico che la composizione del terreno ha dato al tartufo, il silenzio del mattino presto, l’abbaiare dei cani, le mani sapienti che hanno fatto la pasta a mano e hanno poi dato vita al piatto. Questo è ciò che un brand, specie se lontano dalla produzione industriale di massa, dovrebbe raccontare e lo può fare con un’attenta e mirata costruzione di una narrazione supportata dalle giuste immagini create ad hoc per l’occasione.
In questa maniera bisogna progettare e pensare, nel corso del tempo, una campagna che tenga conto di tutti gli aspetti che sono funzionali per il nostro brand o il nostro prodotto da comunicare attraverso una storia e amplificarne in maniera esponenziale l’effetto con l’uso delle immagini.
Se volete una best practise di come applicare questi concetti date un’occhiata a tutti i canali social di Starbucks.
Maggiori informazioni su:
http://www.wesocial.it/visual-storytelling-food-raccontare-cibo-attraverso-emozioni/
http://www.studiosamo.it/visualstorytelling/perche-hai-bisogno-di-una-strategia-di-visual-content/
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